Mandela visse durante la seconda guerra mondiale e il
periodo dell’Apartheid. Nelson fu il figlio di un capo della tribù Thembu, si
laureò in lettere all’università del Sudafrica nel 1942 e l’anno successivo
iniziò gli studi legali all’università del Witwatersrand. Nel 1944 aderì
all’African National Congress (ANC).
Fu incarcerato per la prima volta nel dicembre del 1952 per aver organizzato una campagna di disobbedienza civile; subì un breve periodo di allontanamento, quindi nel 1953 aprì con Oliver Tambo uno studio legale a Johannesburg, impegnandosi nella difesa dei diritti dei neri sottoposti al regime dell’Apartehid.
Si definisce Apartheid la segregazione razziale tra bianchi e neri per quanto riguarda l’accesso a cariche pubbliche, professioni, scuole, luoghi di ritrovo, quartieri, con l’obiettivo di mantenere la supremazia della razza bianca. Nel 1956 fu arrestato una seconda volta per aver promosso degli scioperi e nel 1958 divorziò dalla prima moglie, Evelyn Ntoko Mase e sposò Winnie Nomzamo, un’assistente sociale. Nel 1960, Mandela si pronunciò per la lotta armata contro il regime Sudafricano ed entrò in clandestinità: nel 1961 diede vita all’Umkhonto we sizwe (Lancia della nazione), il braccio militare dell’ANC, che mirava al rovesciamento del governo razzista attraverso sabotaggi e attentati. Nell’agosto del 1962 fu arrestato e condannato a cinque anni di carcere per incitamento allo sciopero e per essere uscito dal paese senza passaporto; alcuni mesi dopo, il ritrovamento di documenti dell’ANC in cui erano presentati i piani per diffondere la guerriglia nel paese, permise alle autorità sudafricane di processarlo di alto tradimento e condannarlo all’ergastolo il 12 giugno 1964. Mandela, durante il suo periodo di prigionia divenne presto un simbolo della lotta contro ogni forma di razzismo in tutto il mondo.
Nel 1985 il presidente sudafricano P.W. Botha offrì a Mandela la possibilità di essere scarcerato in cambio della rinuncia alla violenza.
Pur avendo rifiutato l’offerta, Mandela vede un nuovo atteggiamento da parte delle autorità messe in difficoltà da pressioni politiche ed economiche internazionali e poco dopo avviò trattative segrete con dei rappresentanti del governo. In occasione del suo settantesimo compleanno, nel 1988, a Londra si tenne uno spettacolare concerto di musica rock trasmesso in più di cinquanta paesi. Nel luglio del 1989 incontra il nuovo presidente sudafricano F. W. De Klerk che lo fece scarcerare nel 1990.
Fu incarcerato per la prima volta nel dicembre del 1952 per aver organizzato una campagna di disobbedienza civile; subì un breve periodo di allontanamento, quindi nel 1953 aprì con Oliver Tambo uno studio legale a Johannesburg, impegnandosi nella difesa dei diritti dei neri sottoposti al regime dell’Apartehid.
Si definisce Apartheid la segregazione razziale tra bianchi e neri per quanto riguarda l’accesso a cariche pubbliche, professioni, scuole, luoghi di ritrovo, quartieri, con l’obiettivo di mantenere la supremazia della razza bianca. Nel 1956 fu arrestato una seconda volta per aver promosso degli scioperi e nel 1958 divorziò dalla prima moglie, Evelyn Ntoko Mase e sposò Winnie Nomzamo, un’assistente sociale. Nel 1960, Mandela si pronunciò per la lotta armata contro il regime Sudafricano ed entrò in clandestinità: nel 1961 diede vita all’Umkhonto we sizwe (Lancia della nazione), il braccio militare dell’ANC, che mirava al rovesciamento del governo razzista attraverso sabotaggi e attentati. Nell’agosto del 1962 fu arrestato e condannato a cinque anni di carcere per incitamento allo sciopero e per essere uscito dal paese senza passaporto; alcuni mesi dopo, il ritrovamento di documenti dell’ANC in cui erano presentati i piani per diffondere la guerriglia nel paese, permise alle autorità sudafricane di processarlo di alto tradimento e condannarlo all’ergastolo il 12 giugno 1964. Mandela, durante il suo periodo di prigionia divenne presto un simbolo della lotta contro ogni forma di razzismo in tutto il mondo.
Nel 1985 il presidente sudafricano P.W. Botha offrì a Mandela la possibilità di essere scarcerato in cambio della rinuncia alla violenza.
Pur avendo rifiutato l’offerta, Mandela vede un nuovo atteggiamento da parte delle autorità messe in difficoltà da pressioni politiche ed economiche internazionali e poco dopo avviò trattative segrete con dei rappresentanti del governo. In occasione del suo settantesimo compleanno, nel 1988, a Londra si tenne uno spettacolare concerto di musica rock trasmesso in più di cinquanta paesi. Nel luglio del 1989 incontra il nuovo presidente sudafricano F. W. De Klerk che lo fece scarcerare nel 1990.
- Mandela fu nominato presidente dell’ANC (1991-1997) e continuò a negoziare con De Klerk per abolire qualsiasi discriminazione razziale e dare al paese un assetto democratico. Per questo i due meritarono il premio Nobel che ottennero nel 1993. Con le prime elezioni a suffragio universale della storia sudafricana, nell’aprile 1994 Mandela fu eletto dal parlamento presidente della Repubblica. Nel 1996 divorziò ufficialmente con la sua seconda moglie e pochi anni dopo si sposò con Graça Machel.
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