giovedì 20 febbraio 2020

La Legalità


Per me la legalità significa stare nella legge e rispettarla in tutte le sue forme. Sin da piccoli dobbiamo imparare il rispetto verso noi stessi e verso gli altri, partendo dalle piccole cose come ad esempio seguire le regole che ci vengono date per una vita migliore. Ad oggi però spesso la legalità viene a mancare, questo avviene quando è presente l'impunità, ovvero la sensazione di non poter essere puniti per le azioni che si fanno anche le più gravi, e invece chi si comporta bene, inizia a pensare che le persone che fanno quelle cose non sbagliano, ma sono furbe ed è questo che ci spinge a comportarci come loro. Questo avviene per esempio quando si usufruisce dei mezzi pubblici però non si paga il biglietto e la maggior parte delle volte la si fa franca, oppure quando si cerca lavoro e spesso al posto di chi si è impegnato per anni per studiare e che ha fatto tanti sacrifici viene assunta la persona raccomandata che nasce già con il posto assicurato. Ma esistono tanti altri casi in cui non c'è giustizia. Gli evasori fiscali per esempio fanno danno al paese in cui vivono, ma allo stesso tempo, dato che ritenuti bisognosi o nullatenenti possono fare visite mediche, come analisi del sangue, gratuitamente, o pagando molto meno rispetto agli altri. Ma capita anche che le persone possano commettere azioni molto più gravi, come i responsabili della strage di capaci dove morirono il giudice falcone, la moglie e 3 agenti della scorta, che hanno pagato per i loro reati solo dopo parecchi anni dopo. Ma ci sono anche delle volte, per fortuna la maggior parte, in cui esistono legalità e giustizia. Un esempio è la condanna del 14 novembre 2019 dei due carabinieri, che avevano malmenato e quindi causato la morte del giovane Stefano Cucchi, grazie alla confessione di un altro carabiniere. La legalità esiste per poter vivere bene dobbiamo rispettare la legge e gli altri!

1 commento:

  1. IL POOL MANI PULITE
    Tra gli anni 80 e 90 iniziarono le indagini del Pool Mani Pulite, che scoprì il più grande caso di corruzione tra politici ed imprenditori della storia della Repubblica. La squadra era composta dai magistrati della
    procura di Milano. I nomi di questi giudici erano:
    Vincenzo Saverio Borrelli: Capo della Procura
    Antonio Di Pietro
    Ilda Boccassini
    Piercamillo Davigo
    Gerardo Colombo
    Il più determinato a scovare i politici corrotti fu Antonio Di Pietro. Nel corso delle indagini infatti venne scoperto
    un sistema di tangenti pagate da imprenditori ed aziende ai partiti politici tanto da determinare la
    scomparsa di alcuni dei più importanti di essi come la Democrazia Cristiana ed il Partito Socialista Italiano.
    Questi giudici eroi riuscirono a far cambiare il sistema dei finanziamenti ai partiti politici ma la corruzione in
    Italia purtroppo è rimasta malgrado il loro enorme sforzo.
    Nel 2019 il dottor Borrelli è morto ma rimarrà per sempre uno dei simboli della lotta alla corruzione ed un
    rappresentante della legalità.

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